Sopra la conca di Bolzano, a 1.000 metri di altitudine, si trova Avigna, un tranquillo paesino i cui masi contadini sono circondati da ampi prati ripidi. Che la coltivazione delle mele potesse essere redditizia anche a queste quote, fino a poco tempo fa non lo credeva nessuno. Ma Thomas Widmann ha accettato la sfida. Ed effettivamente i versanti baciati dal sole, combinati alle notti fresche, si sono rivelati perfetti per coltivare frutti aromatici e ricchi di preziosi elementi.

Widmann lavora le mele nel rispetto di severi criteri bio e, senza aggiungervi additivi, le trasforma in un pregiato succo di mela naturalmente torbido che vanta il Marchio di Qualità Alto Adige. Ma, come sanno bene al Widum Baumann, i succhi non sono uguali tra loro. “Ogni mela sviluppa una sua propria nota di gusto. Al palato, la varietà Pinova è molto diversa dalla Topaz o dalla Jonagold. E lo stesso vale anche per il loro succo”, assicura Thomas Widmann che, proprio per questo motivo, presta grande attenzione alla suddivisione o alla combinazione delle singole varietà, così che il risultato sia apprezzato anche dai buongustai più esigenti. “Qui ognuno può trovare il suo succo di mela preferito”, sottolinea Widmann.

Oggi gestisce il suo maso secondo una filosofia aziendale olistica, nella quale, oltre al succo di mela, rientrano anche il bestiame, la frutta e il vino. Questo approccio all’agricoltura è finalizzato al raggiungimento di un obiettivo che il produttore si è posto, cioè l’autarchia. Widmann aggiunge: “La nostra attenzione è rivolta alla sostenibilità e all’autoapprovvigionamento di energia, calore e acqua”.

Del resto, è così che andavano le cose in passato. Ma ora la tradizione grazie all’unione con l’innovazione ha sempre un valore più importante.